Gender Bender: un festival internazionale davvero sui generis.
Gender Bender è un festival internazionale sugli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea relativi alle rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Genere, mescolanza, confusione: l’immaginario che esprime efficacemente questi concetti è spesso l’effetto che deriva da uno slittamento di senso, da un ribaltamento. Anche nel logo le lettere si ribaltano in un gioco disturbante di rispecchiamento errato. Nelle immagini invece i corto circuiti visivo/semantici scaturiscono dall’accostamento di concetti apparentemente lontani e incomunicanti, come Hitler e una casalinga altoatesina o un leone e la parrucca di Doris Day o ancora impastare la pizza con gioielli e smalto alle unghie. I provocatori cortocircuiti visivi, oltre ad essere attenzionali, veicolano e suscitano sempre una riflessione, un ragionamento. In altre parole, aiutano a pensare.
Il festival ha una ricca programmazione che coinvolge vari ambiti: cinema, teatro, danza, arti visive, letteratura, clubbing. Un’offerta così ricca si avvale di un programma in formato tabloid, che accoglie testi bilingue e immagini di ampio respiro.
La settimana del festival coinvolge molti luoghi della scena culturale bolognese: musei, cinema, teatri, librerie, tutta la città si anima di una presenza curiosa e stimolante. Il circuito di affissione non convenzionale Cheap ha ospitato vere e proprie mostre iconografiche sui contenuti delle varie edizioni.